Curiosità

Conoscete le “Donne Mosuo”?

Esiste un luogo nascosto sull’Himalaya, ai margini del lago Lugu, al confine tra Yunnan e Sichuan in Cina, a 2685 metri sopra il livello del mare, dove le donne hanno deciso di non sposarsi mai, ma soltanto di avere figli. Si tratta della cultura del popolo Mosuo che sfida le convenzioni sociali con un sistema matrilineare unico nel suo genere, in cui il ruolo delle donne occupa una posizione centrale. Hanno una cultura distinta, diversa dal resto del mondo e, cosa più importante, il loro modo di vivere sembra davvero renderli felici.

Nella cultura Mosuo i matrimoni non esistono, le donne infatti scelgono di rimanere single per tutta la vita e di restare a casa con il resto della famiglia per crescere i propri figli. Oltretutto, sono loro a scegliere liberamente i loro compagni e possono averne più di uno. Il sistema di eredità matrilineare assicura che i nomi e le proprietà della famiglia passino attraverso la linea femminile. Inoltre, l’infedeltà non esiste perché di fatto la coppia non si promette amore eterno, la violenza domestica è assai rara perché non vi è proprietà sulla persona, mentre la gelosia è socialmente derisa. 

Le donne in età fertile, a partire dai 13 anni, passano la notte in una propria stanza da letto, la “stanza fiorita”, dove, potranno ricevere liberamente, ma anche rifiutare, visite notturne da qualsiasi corteggiatore maschio, solitamente in modo molto discreto e solo di notte: all’alba l’amante deve andarsene.

Una componente distintiva della loro cultura è il sistema del “matrimonio itinerante, ovvero inesistente. Uomini e donne hanno incontri notturni occasionali, senza obblighi o pregiudizi. Questi incontri possono variare da una notte a unioni esclusive per tutta la vita che possono o meno portare a una gravidanza, ma le coppie non vivono mai insieme o si sposano formalmente. La relazione va avanti fino a quando si provano dei sentimenti e, nel momento in cui vengono meno, gli amanti si lasciano senza ripercussioni. Di conseguenza la coppia non litiga per problemi legati alla convivenza, per l’educazione dei figli o per la situazione economica. I figli restano con la madre, dipendono da lei e dalla sua famiglia.

Sebbene non sia un evento comune, quando il padre decide che vuole anche lui essere responsabile della crescita dei figli, per proporlo dovrà non solo essere presente spesso nella casa di famiglia, ma dovrà anche inondare la matriarca di doni. Se lei accetta, entrerà a far parte della famiglia come “membro onorario” autorizzato a visitare i suoi figli e restare senza limiti di tempo.

La cultura Mosuo, comunque, non implica che l’uomo sia privo di responsabilità, tutt’altro. Egli svolge un ruolo paterno, come lo intendiamo noi, nei confronti dei nipoti, ovvero dei figli delle sorelle. È lo zio materno a incarnare la figura maschile in famiglia. 

Le donne non abusano mai del proprio potere e gli uomini sono parte attiva della comunità, tanto che gli accordi e le decisioni vengono prese da tutti i membri della famiglia. Il matriarcato mosuo, infatti, non è l’equivalente del patriarcato diffuso in gran parte del mondo.

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