Curiosità Viaggio nella storia

Sei giochi millenari

Siamo in quella fase in cui le vacanze diventano già ricordi. E passiamo in rassegna le occasioni in cui noi o i nostri figli si sono divertiti, hanno giocato, i primati raggiunti o le sfide lanciate o raccolte.
Spesso ignoriamo che alcuni dei giochi cui ci siamo dedicati sono millenari.


Bocce: Un gioco che si perde nella notte del tempi, sembra addirittura risalente al 7000 a.C.
Sono stati ritrovati alcuni oggetti sferici In pietra con evidenti segni di rotolamento risalenti proprio a questo periodo.

Altalena: La sua antichissima esistenza è testimoniata da una scultura risalente al periodo minoico (1450 1300 a.C.) oggi conservata al Museo di Heraklion a Creta.

Biglie: Forse oggi un gioco in disuso, ma era già noto nell’antico Egitto. Vengono citate anche dal poeta latino Ovidio nella sua opera intitolata Nux.

Il gioco della campana in un dipinto di fine Ottocento del pittore francese Théophile Emmanuel Duverger.

Campana (chiamata anche mondo o claudus, “lo zoppo”) era praticato già dagli antichi Romani, Ne è testimonianza uno schema inciso nel lastricato del Foro Romano, ancora oggi visibile.

Mosca cieca: alzi la mano chi non ci ha mai giocato!
Di sicuro era un gioco già esistente nel nel V sec. tant’è che viene citato dallo scrittore romano Macrobio ma era noto con un nome diverso, ovvero “mosca di rame”

Nascondino: un gioco semplicissimo che si può fare ovunque e che viene improvvisato in qualunque situazione. Nel Il sec. d.C. il retore Giulio Polluce racconta di un gioco molto simile praticato all’aperto nella Magna Grecia e chiamato apodidraskinda, ovvero “il gioco della fuga”.

A quale avete giocato quest’estate, o qual era il vostro gioco preferito tra questi?

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