Siamo in quella fase in cui le vacanze diventano già ricordi. E passiamo in rassegna le occasioni in cui noi o i nostri figli si sono divertiti, hanno giocato, i primati raggiunti o le sfide lanciate o raccolte.
Spesso ignoriamo che alcuni dei giochi cui ci siamo dedicati sono millenari.
Bocce: Un gioco che si perde nella notte del tempi, sembra addirittura risalente al 7000 a.C.
Sono stati ritrovati alcuni oggetti sferici In pietra con evidenti segni di rotolamento risalenti proprio a questo periodo.
Altalena: La sua antichissima esistenza è testimoniata da una scultura risalente al periodo minoico (1450 1300 a.C.) oggi conservata al Museo di Heraklion a Creta.
Biglie: Forse oggi un gioco in disuso, ma era già noto nell’antico Egitto. Vengono citate anche dal poeta latino Ovidio nella sua opera intitolata Nux.
Campana (chiamata anche mondo o claudus, “lo zoppo”) era praticato già dagli antichi Romani, Ne è testimonianza uno schema inciso nel lastricato del Foro Romano, ancora oggi visibile.
Mosca cieca: alzi la mano chi non ci ha mai giocato!
Di sicuro era un gioco già esistente nel nel V sec. tant’è che viene citato dallo scrittore romano Macrobio ma era noto con un nome diverso, ovvero “mosca di rame”
Nascondino: un gioco semplicissimo che si può fare ovunque e che viene improvvisato in qualunque situazione. Nel Il sec. d.C. il retore Giulio Polluce racconta di un gioco molto simile praticato all’aperto nella Magna Grecia e chiamato apodidraskinda, ovvero “il gioco della fuga”.
A quale avete giocato quest’estate, o qual era il vostro gioco preferito tra questi?