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Le interviste di TSD: Barbara Bellomo e la casa del carrubo

Il salottino delle interviste di TSD oggi ha il piacere di ospitare l’autrice Barbara Bellomo! Prima di addentrarci nelle domande legate alla Storia e ai suoi romanzi, conosciamola meglio!

Barbara Bellomo, siciliana di madre tedesca, è laureata in Lettere. Dopo la laurea ha conseguito il dottorato in Storia antica e ha lavorato come assegnista di ricerca presso la Cattedra di Storia romana. Attualmente insegna Lettere alle Superiori. Per Salani ha scritto tre gialli: La ladra di ricordi, Il terzo relitto, Il peso dell’oro, e un thriller storico: Il libro dei sette sigilli. Ora in libreria con un romanzo storico, ma non solo: La casa del carrubo.

Buongiorno Barbara e grazie per aver accettato questa intervista! Iniziamo dal principio. Barbara Bellomo ama la storia perché… ?

La storia è la nostra memoria. Credo che sia questo che mi piace di più del passato. Non credo che dalla nostra storia noi possiamo imparare qualcosa, ma è per lei che oggi noi siamo così. Da piccola mi divertivo a pensare: ‘e se togliessimo un solo avvenimento al nostro passato, quanto sarebbe diverso il nostro presente?’

Attualmente insegni nelle scuole superiori: cosa puoi dire ai giovani di oggi in merito alla lettura e in questo caso alla lettura del genere storico?

Quello della lettura e i giovani è un tema a me molto caro. Non è facile appassionare i ragazzi ai libri, in una società come la nostra dove ‘tutto è subito’. Non che non ci siano giovani che leggano, ma ce ne sono ancora troppi che scambiano il romanzo con lo studio. Tante volte da docente, quando consiglio un libro, mi sento chiedere: ‘Quante pagine ha?’. Proprio come se il romanzo fosse da studiare. Dovremmo insegnare ai ragazzi prima di tutto il piacere della lettura, e dare ai più piccoli libri adatti al loro mondo e alla loro età. Distinguere insomma tra piacere della lettura e studio della letteratura. E purtroppo questo a scuola troppo spesso non accade.

Per quanto attiene ai generi sono invece molto cauta. Ognuno dovrebbe leggere quello che gli è più congeniale. Che lo diverte di più. Io ad esempio da lettrice non ho un genere unico.

Nell’ultimo romanzo “La casa del carrubo” hai abbandonato il genere più thriller storico per concentrarti su un romanzo famigliare legato alle sorti del secondo conflitto mondiale. A cosa ti sei ispirata per scriverlo?

La casa del carrubo è un libro che ho nel cuore da vent’anni. Raccoglie i ricordi di tante famiglie che quella storia l’hanno vissuta, a iniziare da mio nonno che ha proprio scritto un diario nel quale racconta giorno per giorno cosa accadde in Sicilia dalla primavera del ‘43 al Natale dello stesso anno. Diario oggi donato al Museo storico dello sbarco in Sicilia di Catania.

I personaggi del romanzo vivono un periodo molto difficile: la guerra è arrivata nella città di Catania e sono costretti a fare i conti con la morte e la distruzione. Hai descritto le loro vicende mettendo in risalto i loro sentimenti e i rapporti umani. A quale personaggio ti senti più legata?

Non ho voluto fare un romanzo documentario, ma un romanzo che scavasse nelle anime dei personaggi che quel capitolo di storia lo hanno vissuto sulla loro pelle. Il personaggio a cui mi sento più legata? Assunta. Donna siciliana che vive da anni chiusa nel suo guscio per un grave dolore ma che è pronta a cambiare, a trasformarsi, per evitare che un uguale dolore possa essere vissuto dai suoi familiari.

Le donne del romanzo hanno caratteri forti e sono davvero degne di nota: Agata, con un segreto inconfessabile che deve mantenere tale; Assunta, seppur ferma nel suo mutismo non ha perso completamente la sua lucidità; Nunzia, la figlia di Assunta, che nonostante le tragiche notizie dal fronte non perde la fiducia nell’amore e nella vita. Come costruisci questi personaggi durante la scrittura?

Sono loro che mi rubano la penna. Che si impongono con le loro storie. Ho tuttavia lasciato che fosse l’amore, declinato in tutte le sue forme (amicizia, solidarietà, amore per la famiglia, passione) a guidare le loro scelte. In fondo nella vita non accade così?

La Sicilia è una terra ricca di storia, di diverse influenze nel corso dei secoli, terra meravigliosa quanto difficile da raccontare. Cosa puoi dirci in merito a questo?

Amo la Sicilia. I suoi colori. La sua natura selvaggia e indomita. Trovare storie in Sicilia è sempre facile. Come scrivo nel libro ‘Non siamo un’isola, noi da sempre siamo l’Isola. Dall’Africa all’Europa, dalla Spagna alla Grecia. Siamo al centro del Mediterraneo e sopratutto siamo meno forti del nord Europa. Ed è per questo che Churchill volle attaccare lì, in quello che definiva il cuore molle dell’Europa?Europa nazista.

Con i prossimi lavori rimarrai sul genere saga famigliare o ritornerai al giallo e thriller storico?

Non cambierò per un po’. Il giallo mi piace e non escludo di tornarci, ma è questo il romanzo che mi ha permesso di scrivere una pagina del mio cuore. E da dieci anni ho un’altra bella storia che vive nella mia mente. Credo stia per arrivare il momento di scriverla.

Editore ‏ : ‎ Salani (26 maggio 2022)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 336 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8831004700
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831004701
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 Trama

Il racconto epico di una famiglia dilaniata dalla guerra nella Sicilia degli anni ’40. Fino a quando la guerra non arriva a bussare alla tua porta, sembra sempre meno cattiva di quello che ti aspetti. O almeno è ciò che pensa Vittorio Floridia, professore di latino e greco a Catania, all’indomani del bombardamento che ha distrutto la sua casa e infranto ogni speranza di tornare a una vita normale. Come potrà ora salvare la famiglia dai morsi della paura e della fame? Forse accettando l’invito di Luigi Villalba, un vecchio amico, a trasferirsi nella sua tenuta di campagna, la casa del carrubo. La chiamano così per via del maestoso albero che da sempre protegge i suoi abitanti e che ora dovrà vegliare su due intere famiglie. Da Luca, coraggioso e incosciente, ad Agata, custode di un segreto inconfessabile; da Luigi, che quel segreto lo conosce bene, a Nunzia, convinta che le bombe non possano nulla contro l’amore. Due famiglie che all’ombra del grande carrubo impareranno a conoscersi e, nel dolore reciproco, a riconoscersi, senza sapere che un’ombra ancora più ampia, minacciosa e ineluttabile, è in agguato. È quella della Storia dei grandi, di Churchill, di Roosevelt e del generale Eisenhower, che in gran segreto progettano uno sbarco alleato sull’isola per farsi strada nel cuore dell’Europa nazista. In una Sicilia infuocata e sofferente, Barbara Bellomo traccia i destini dei Floridia e dei Villalba, dando vita a un grande romanzo corale che unisce i sentimenti e il coraggio dei singoli agli intrighi e alle strategie di chi, con un solo ordine, può cambiare la vita di tutti.

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