Oggi TSD partecipa al blogtour del libro di Alessandra Leonardi con una intervista all’autrice. Le abbiamo chiesto un po’ di curiosità sul suo nuovo romanzo storico “Cinisca di Sparta” edito da Montag.
Domanda di rito: che cosa è la storia per lei?
Innanzitutto un saluto ai lettori e un ringraziamento speciale a TDS per questa intervista!
La Storia per me è fondamentale per comprendere il percorso dell’Uomo. Solo conoscendo la Storia è possibile capire da dove veniamo, chi eravamo, cosa siamo diventati, o almeno riflettere a riguardo con cognizione di causa. Senza passato non può esserci nessun futuro.
Venendo al romanzo, quando ha incontrato Cinisca e quando ha deciso di scrivere un libro su di lei?
Le due cose sono avvenute quasi in contemporanea. Stavo guardando un documentario di Cristoforo Gorno sui Giochi di Olympia, e ha citato questo personaggio che non conoscevo. Ne sono rimasta subito incuriosita e ho cercato su internet se ci fosse un saggio o un romanzo su di lei, e non ho trovato nulla; allora mi sono detta; “Beh, lo scriverò io!” Solo che tra il dire e il fare sono passati quasi due anni, tra ricerche approfondite, sviluppo dei personaggi e della trama, correzioni e riletture, il Covid di mezzo… infine l’ho mandato a un concorso della Montag e, pur non avendo vinto, è piaciuto ed è stato pubblicato.
La società spartana ha avuto uno sviluppo differente rispetto alle altre poleis greche. Che cosa l’ha attratta di questa società durante la ricerca per la stesura del romanzo?
Conoscevo già la storia di Sparta e le sue peculiarità; con gli approfondimenti ho scoperto un sacco di altre cose. È una città molto legata alle sue origini mitologiche, è l’unica in tutta l’Ellade ad avere due re, ha sviluppato uno stile di vita particolare e lasciava più libertà alle donne, anche se il loro compito era comunque quello di fare più figli possibili, per questo venivano anche cedute dai mariti ad altri uomini. Inizialmente avevano anche sviluppato forme artistiche, come la ceramica laconica o la musica con Tirteo, poi hanno abbandonato l’arte e si sono dedicati alla difesa della loro città, molto chiusa in sé stessa. Questo alla fine li ha portati alla rovina.
I motti degli Spartani, pervenutici grazie a Plutarco che li ha raccolti nel libro “Apoftegmi spartani”, sono veramente delle piccole perle di sagacia e ironia, indicativi del carattere così peculiare dei lacedemoni e della spiccata personalità dei loro re e generali.
Quanto è stato difficile reperire informazioni sulla vita delle donne spartane?
Grazie a internet oggi come oggi, se si sa ben cercare, si trova molto. Io mi concentro sui paper accademici e sulle tesi di laurea, che sono una fonte eccezionale di notizie, anche se a volte sono in contraddizione tra loro! Ad esempio non tutti sono concordi nel dire che ai giochi Herei partecipassero donne da tutta l’Ellade, alcuni sostengono che ci fossero solo donne Elee perchè le altre non potevano viaggiare, altri invece che partecipassero da tutte le città; a riprova di ciò, in varie regioni sono state ritrovate offerte votive e doni delle ragazze che avevano partecipato a questi giochi, quindi propendo decisamente per la seconda ipotesi. Ovviamente la partecipazione di Cinisca è una mia invenzione, non sappiamo assolutamente se partecipò o meno, ma essendo in fondo una gara iniziatica, ed essendo le spartane donne dedite all’attività ginnica sin da piccole, perché no? È assolutamente verosimile.
I suoi personaggi sono stati tutti disciplinati seguendo la scaletta da lei impostata oppure qualcuno ha tentato di costruirsi una vicenda diversa?
I personaggi dei romanzi durante la stesura a un certo punto prendono vita propria, lo sa bene ogni autore! Con molto lavoro, mi pare di aver trovato in questo romanzo un buon equilibrio tra la scaletta prefissata e le sottotrame che mi suggerivano i personaggi.
Dopo Cinisca…ha già in mente un nuovo personaggio cui dedicare un libro?
Sì, effettivamente giro intorno a un personaggio, sempre femminile, da un po’ di tempo, ma anche questo è un progetto che necessiterà di molti mesi e studi ancora maggiori. Siamo nell’antico Giappone, da tutt’altra parte del globo dunque! Ma ho anche in mente una serie di racconti su altre donne “storiche”. Insomma nella mia testa c’è fermento!
Grazie ancora per aver partecipato al blogtour di Cinisca di Sparta!