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La Storia in vacanza #2: la crema solare

Articolo a cura di Roberto Orsi

Fino all’inizio del Novecento, avere la pelle chiara significava appartenere a una classe abbiente, erano i contadini ad avere la pelle scura. Ma con Madame Chanel, la pelle abbronzata viene sdoganata, divenendo sinonimo di salute e benessere

Seppur bella, la pelle va protetta dai raggi solari! E allora questa estate non dimenticate la crema solare.

Ma… chi l’ha inventata? È nata al mare o in montagna? E lo sapete che Piz Buin è il nome di un monte, prima ancora che di una lozione solare?

Niente paura, siete nel posto giusto. Benvenuti a: TSD risponde!

Dunque, sembra che il primo inventore della crema solare fu lo svizzero Franz Greiter, chimico e appassionato di montagna.
Nel 1938, Greiter rientrò da una scalata sul monte Piz Buin, ai confini tra Austria e Svizzera con una forte scottatura. E così, nel 1946, pensò bene di mettere a punto, insieme a sua moglie esperta estetista, una crema solare a cui diede il nome di Piz Buin Gletscher Creme.

In realtà, Greiter arrivò secondo nella messa a punto della lozione solare che, sembrerà strano, deve la sua origine alla seconda guerra mondiale. Nel 1944, infatti, il farmacista e aviatore della Florida, Benjamin Green ideò una lozione che serviva a proteggere lui e i piloti statunitensi dai forti raggi del sole presenti nell’Oceano Pacifico. La crema si chiamava Red Veterinary Petrolatum ed era costituita da una sostanza appiccicosa rossa simile alla vaselina.
Green ebbe poi l’intuizione di migliorare quel primo filtro abbronzante per proporlo ai fruitori del nascente turismo balneare di massa affinché si potesse vantare un’abbronzatura senza i rischi delle scottature
A quella prima appiccicosa lozione, aggiunse burro di cacao e olio di cocco, la profumò col gelsomino e la brevettò. Nei primi anni ’50, il suo brevetto venne acquistato dalla Coppertone, che perfezionò ulteriormente il prodotto e lo mise in vendita con il suo marchio. Coppertone, testualmente, significa “tono di rame”

Il brand conquistò notorietà mondiale grazie a una celebre campagna pubblicitaria: ricordate? Una bambina bionda con i codini e un birichino cocker spaniel nero che le morde il costume, scoprendo il sederino pallido.

Ma la storia delle creme solari è piena di concorrenti e “scopritori”, vai a capire ora chi ne è il “pater certus”.
Infatti, anche il chimico Eugène Schueller ha la sua bella storia da raccontare. Schueller trascorreva le sue vacanze in Bretagna e puntualmente partecipava a delle regate a bordo della sua barca Edelweiss, ma la sua pelle chiara si arrossava molto, talvolta quasi fino all’ustione. Le tentò tutte: cocco, oliva, arachide. Nessuna di queste lo proteggeva a sufficienza. Così, si rivolse al proprio laboratorio, nel 1934, ponendo la seguente questione: come abbronzarsi senza scottarsi? I suoi chimici raccolsero la sfida e misero a punto un filtro che sottoposero a dei test su cinque “cavie” con la pelle sensibile cui venne spalmato su una spalla sola, lasciando l’altra senza protezione. I risultati furono da subito soddisfacenti. La crema solare aveva già un nome, Ambre Solaire.
Vennero effettuati altri esperimenti tenendo conto dello strato di prodotto spalmato sulla pelle, della durata dell’esposizione, della ripetizione delle applicazioni… e nel 1935, Eugène Schueller la commercializzò limitatamente, però, alla Costa Azzurra.

Il prodotto fu lanciato su tutto il territorio nel 1936, un anno storicamente importante per i Francesi, perché con l’8 giugno, per loro si ebbe l’introduzione delle ferie pagate.
Ambre Solaire aveva così subito la propria clientela, diventando sinonimo e simbolo di vacanza. Ma durò poco: la guerra era alle porte.
Ambre Solaire cominciò ad essere venduto al mercato nero fu utilizzato in maniera diversa: le donne presero a spalmarlo sulle gambe per sostituire le calze, mentre gli uomini lo usavano al posto della brillantina.

La guerrà però finì, il sole tornò a splendere e con esso la voglia di abbronzarsi. E dal 1948, Schueller diede il via a una campagna pubblcitaria senza precedenti per la quale si ispirò alle pin-up americane. E così Suzy, una giovane bionda, abbronzata, con in testa un grande cappello di paglia e, per la prima volta, vestita solo di un bikini iniziò a campeggiare, riprodotta a grandezza naturale, sui cartelloni pubblicitari in profumerie e bazar da spiaggia.

Le pin-up di Ambre Solaire Non furono, però, il simbolo solo delle vacanze estive, ma anche di quelle invernali. È del 1948 la prima pubblicità che riproduce una pin-up sulla neve, in fuseaux da sci ma pur sempre in bikini!

Fonti

https://www.home.vintag.store/post/lo-sai-chi-ha-inventato-la-crema-solare

https://www.focus.it/scienza/salute/che-cosa-centra-la-crema-solare-con-la-guerra

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