Narrativa recensioni

L’orologio della torre antica – Alfredo Betocchi

Trama L’esistenza di Mario e Chiara, prima due bambini, poi due giovani innamorati, è travolta da un’incredibile e sconvolgente avventura, le cui cause risalgono a molto tempo prima della loro nascita, anzi a molti secoli fa, in quell’oscuro periodo conosciuto come Basso Medioevo. Recensione a cura di Massimiliano Villani Un’opera prodotta dalla fervida immaginazione di Alfredo Betocchi. Ambientato nella terra di Toscana, più precisamente a Borgo, un piccolo paese in provincia di Arezzo. L’intreccio che prende vita, già dalle prime pagine, si prospetta subito molto interessante. La storia ha inizio con una coppia di amici Mario e Chiara, che già dalla tenera età di bambini coltivano la loro amicizia. Un giorno, sono pungolati dalla vista ripetuta della vecchia torre che si erge su di una collina. Quel vecchio e logoro edificio, trasmette in loro una tenace curiosità; e un senso di inquietudine a chi la osserva:
La torre stava appollaiata come un oscuro corvo con un occhio solo.
Il loro interesse e le loro conversazioni tendono fin da piccoli a convergere sempre nello stesso argomento: quello di visitarne gli ambienti interni,
L’argomento del contendere era la villa abbandonata che si trovava poco lontano sulla collina.
La curiosità di Marco nel cercare la verità, lo spinge da piccolo e di notte, all’interno di questa vecchia costruzione. Ed è proprio in questo lugubre spazio che gli accade qualcosa; senza che gli avvertimenti ripetuti dei suoi genitori devino la sua curiosità altrove.
Il sangue gli si ghiacciò nelle vene… Una mano poderosa gli afferrò il piede destro ed egli ricadde giù.
Con gli anni che ormai sono trascorsi, Mario e Chiara, nel fiore della loro età, osservando ancora quella torre, si pongono una domanda: perché l’orologio della vecchia torre è fermo?
Chissà perché si domandò all’improvviso, fulminato da un’idea, quelle gigantesche lancette dell’orologio, che stanno sull’antica torre, sono ferme alle due e mezza da sempre? Un giorno o l’altro debbo indagare. Né parlerò con Chiara.
I due ragazzi decidono di avviare una loro indagine, muovendo i primi passi in un luogo mirato, a cui attingere per la loro sete di conoscenza: la biblioteca. Tra i volumi scoprono un libro che narra la storia della torre. Nella parte posteriore di questo testo è celato un taccuino. Su cui è scritto qualcosa alquanto inquietante: “Lo Spettro”. Attraverso la lettura dello stesso, scoprono efferatezze che si sono consumate in quel luogo e alcuni fatti inquietanti; in particolare quello di una vecchia strega.
Quella notte stessa il corpo della vecchia megera scomparve misteriosamente.
Immergendosi ancora più a fondo nella loro indagine, s’imbatteranno in un avvenimento che ebbe origine diversi secoli addietro. Dove chi abbia avuto anche un semplice approccio con la torre, ne è rimasto coinvolto:
Il pover’uomo fu rinvenuto assassinato in fondo a un pozzo dietro la torre.
Che cosa nasconde la torre di così misterioso? Perché chi incede nelle sue mura, è coinvolto in qualcosa di tragico? Un testo che sa rendere partecipe il lettore, con l’azione del leggere in modo scorrevole, fresco. L’autore sa come conquistare e ammaliare il lettore che chiosa tra le righe con la nobile arte della scrittura. Riesce con grande maestria, nel portare avanti un perfetto ritmo narrativo, dove si alternano momenti amorosi, struggenti e passionali, capaci di saper descrivere il sentimento del sacrificio per amore: “Si rifugiò in camera sua e pianse disperatamente per tre interi giorni”, fino a lambire il dolore più puro: “Con il cuore straziato, si allontanò dalla casa”. Per passare al momento della paura, fino ad arrivare a far trapelare nel lettore, il brivido più puro. Descrivendone il tratto più macabro: “Udì alle sue spalle un lieve sospiro”.“Una raccapricciante maschera orrenda e scheletrica gli gridò: No! Verrai anche tu con loro, da lei!”. Un professionista della penna che sa interpretare l’opera senza che venga bistrattata, o, che ne sia inficiato il contenuto di ogni parte dell’opera. L’autore sa maneggiare sentimenti e sensazioni con grande maestria, dalla prima all’ultima pagina. Riesce ad avviluppare e ordire una trama avvincente, sa come trovare un perfetto mix di emozioni. Costruendo in modo perfetto anche l’alternare del passato e presente in perfetta armonia.   Copertina flessibile: 100 pagine Editore: David and Matthaus (1 gennaio 2014) Lingua: Italiano ISBN-10: 8898899319 ISBN-13: 978-8898899319 Link di acquisto cartaceo: L’orologio della torre antica  
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