Narrativa recensioni

Agemina – M.G.L. Valentini

Trama: Jano è il giovane conte di Roccagelata e per seguire il re è costretto a lasciare la reggenza a sua sorella Gelina. Con lei c’è Orso, il menestrello che allieta le cene con le sue ballate. All’improvviso al castello giunge un pretendente alla mano di Gelina e la ragazza scopre l’amore. Ma l’oggetto dei suoi pensieri non è il pretendente, bensì Orso, il quale si trova lacerato tra l’amore che nutre per Gelina e la lealtà verso Jano. Poi, come un fulmine a ciel sereno, la pace a Roccagelata viene infranta da un assedio e quando Jano accorre per salvare le sue terre, è costretto a mettere Orso con le spalle al muro, svelandogli un segreto che nessuno dovrà mai scoprire. E sarà questo segreto che costringerà Jano a macchiarsi di un omicidio, supportato da Ruggero, un cavaliere che gli rivela di essere innamorato di lui. Recensione a cura di Flavia Zaggia Agemina: tecnica di lavorazione dei metalli, usata fin dall’antichità per ottenere una decorazione policroma mediante l’intarsio di metalli di diverso colore sulla superficie metallica di un oggetto. Tracciato il disegno, scolpito a cesello e scalpello o per impressione, si procede all’inserimento a freddo nei solchi così ottenuti di fili o foglie di argento, oro, rame, poi battuti con il martello. La prima cosa che mi ha incuriosito di questo romanzo è stata proprio il titolo. Inusuale, curioso, diverso da quelli a cui oggi spesso siamo abituati. Al principio ero convinta fosse il nome della protagonista poi invece, una volta cercata sul dizionario la definizione, mi sono chiesta cosa avessero in comune una tecnica di lavorazione dei metalli e un romanzo storico. Con lo scorrere delle pagine ho trovato la mia interpretazione. La superficie metallica in cui si tracciano i solchi che formano il disegno è data dal contesto storico. La storia inizia nel 1294 vale a dire in un periodo particolarmente delicato e complicato. Papa Niccolò IV è morto già da due anni e i cardinali non riescono ad eleggere il prossimo pontefice. A causa della peste si trovano a Perugia ma sono in totale disaccordo sul nome del successore. Dal canto suo Carlo II d’Angiò (detto lo Zoppo) fa pressioni su di loro per una veloce elezione in quanto ha bisogno della ratifica del papa per la sua incoronazione a re di Sicilia dopo la rinuncia di Giacomo II d’Aragona. Con grande accuratezza l’autrice ci accompagna e ci fa scoprire i retroscena dell’elezione di Pietro da Morrone (Papa Celestino V, il papa del gran rifiuto), le alleanze, i sotterfugi e gli scambi di favori tra il clero e i potenti dell’epoca. In questo viaggio il lettore impara a conoscere personaggi storici realmente esistiti come Benedetto Caetani e Carlo Martello, Pietro e Sciarra Colonna, assiste a battaglie, duelli, tornei cavallereschi ed entra, attraverso frequenti descrizioni mai noiose, nella vita quotidiana del castello e del villaggio che sorge nel feudo dei Roccagelata. “i contadini erano già al lavoro nei campi, intenti alla mietitura, mentre i bambini più piccoli portavano il cibo ai maiali per farli impinguare per il fabbisogno familiare in vista dell’inverno. Oltre i campi coltivati a cereali, la vallata offriva boschi di noci e castagni, pronti a donare olio e farina per i mesi freddi, e prati che in quel periodo risplendevano di vitalità, punteggiati dei variopinti colori dei fiori”. Ed è proprio in questi solchi che l’autrice riesce a tracciare cosi abilmente che si inseriscono mano a mano i colori del romanzo. Il nero dell’odio e del tradimento, il bianco della purezza e dell’innocenza, il verde della speranza, il blu della paura prima di una battaglia, il viola della passione, il grigio del complotto e della diffidenza e, sopra ogni altro, il rosso dell’amore. Agemina è un romanzo storico, ma è soprattutto una storia d’amore, un amore totale, passionale, contrastato, cieco e sordo, un amore da nascondere e da difendere, un amore che nasce inaspettato, cresce e scoppia incontenibile tra due ragazzi (Orso e Gelina) che dopo un’infanzia trascorsa insieme si accorgono di essere l’uno la metà dell’altra a dispetto della differenza sociale e delle convenienze.  Ti spetta di diritto  Questa la frase che racchiude il segreto che Jano, fratello maggiore di Gelina, custodisce dentro si sé e che pronuncerà facendo capire al lettore cosa lo spinge ad esaudire ad ogni costo il desiderio espresso da suo padre in punto di morte. In questo libro i personaggi di fantasia hanno mille sfaccettature e sfumature che li fanno sembrare reali. I loro sentimenti sono veri, si passa dalla cattiveria di Braccio, arrogante figlio di Desiderio Colonna che pur di ottenere ciò che vuole è disposto a uccidere, all’ingenuità di Gelina e delle sue dame di compagnia che scoprono l’amore e il desiderio. “Gelina si accorse che non riusciva a distrarsi dalla camicia bagnata di sudore che si attaccava come una seconda pelle al corpo di Orso e che lo mostrava come l’uomo che era diventato. All’improvviso non riuscì più a identificarlo con il bambino e con l’adolescente che era abituata a vedere e quella consapevolezza le lasciò uno strano senso di voluttà che le infiammò i corpo e che non riuscì a capire” Bene e male, bianco e nero; distinzioni nette che permettono di distinguere tra i buoni e cattivi…. e poi c’è lui: Ruggero, il personaggio che non ti aspetti, quello che all’inizio è uno dei tanti e poi diventa uno dei protagonisti, sempre leale, fidato, presente. È proprio lui quello che mi ha colpito maggiormente. Un uomo capace di passare dalla rabbia all’amore, dalla tenerezza alla violenza, un cavaliere con un’infanzia difficile e dolorosa che nonostante tutto riesce a riconoscere in ogni occasione la sottile linea dettata dall’onore che non va mai sorpassata e all’improvviso, per amore, tradisce il suo signore. “riprese in mano una ciocca, accorgendosi che solo sfiorarlo lo faceva tremare e stringendo i denti la recise con il pugnale. Come in un sogno vide la ciocca cadere a terra e sentì il proprio cuore perdere un colpo. Lo stesso accadde al secondo taglio e temette di morire d’infarto prima di portare a termine l’opera” Agemina è quindi anche una storia di sentimenti forti e “fuori dal comune” che racconta in modo perfetto anche di un’amicizia all’inizio impensabile, un’amicizia cresciuta in mezzo a mille difficoltà e rancori fra due uomini diffidenti che la vita e il dolore riuniscono alla fine del romanzo. Non tutti i protagonisti riusciranno a realizzare i loro sogni, non tutti resteranno in vita lasciando nel lettore un senso di tristezza, ma anche questo fa di Agemina un romanzo da leggere fino in fondo. In un periodo storico in cui la vita era breve e la morte era sempre in agguato il classico finale delle favole “e vissero tutti felici e contenti” non sarebbe forse stato appropriato. Formato: Formato Kindle Dimensioni file: 1187.0 KB Lunghezza stampa: 415 Numeri di pagina fonte ISBN: 1519053088 Utilizzo simultaneo di dispositivi: illimitato Editore: Lulu; 2 edizione (9 giugno 2016) Link d’acquisto: Agemina  
Che ne pensi di questo articolo?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.