Epoca Vittoriana

Piccole curiosità “Vittoriane” – l’acqua ed il bagno

A cura di Ilaria Savino Per epoca vittoriana si intende il periodo della storia inglese del lungo regno della Regina Vittoria, cioè dal 1837 al 1901. In questi anni l’Inghilterra attraversa un periodo stabile e florido, ma vede anche la comparsa di alcuni problemi sociali. Le pratiche igieniche vittoriane potranno essere considerate disgustose, ma bisogna tener presente che a quei tempi wc, bidet e acqua corrente non esistevano. L’acqua diretta in casa era un lusso concesso solo ai più ricchi, perché solo loro possedevano un pozzo personale, i meno abbienti erano costretti a  recarsi al pozzo del paese. Le persone di ceto più basso si lavavano direttamente in torrenti e fiumi In un’epoca dove si moriva di febbre tra le persone più ricche, tenendo conto del clima rigido invernale potete immaginare quante persone potessero avere la folle idea di immergersi in un torrente ghiacciato a dicembre. La pulizia delle mani non era uso comune come oggi. Se si era poveri ci si lavava le mani nel pozzo non avendo acqua corrente in casa; tra i più ricchi c’era l’usanza di disporre in tavola di una ciotolina con acqua e limone piccolo espediente a  livello di disinfezione Lavarsi spesso era altamente sconsigliato dai medici: immergere tutto il corpo in acqua lo rendeva più vulnerabile alle infezioni, quindi meglio usare una spugna e dell’acqua gelata; il bagno settimanale per uomini e donne, era la norma a cui molti si attenevano; i bagni supplementari erano solitamente richiesti ai servitori in due casi:
  • Dopo aver cavalcato, dove si sudava molto o ci si sporcava di fango e si impregnavano i vestiti dell’odore del cavallo;
  • Dopo un ballo, dove si sudava sia a causa degli ingombranti vestiti, che per l’affollamento delle sale, e per via delle danze.
Il bagno settimanale, di solito, si usava farlo dopo cena: i servi avevano il compito di scaldare l’acqua e riversarla in una grande tinozza dove i padroni si immergevano rilassandosi nel tepore; i servi, una volta che i padroni avevano finito di lavarsi, con l’acqua ormai quasi fredda, potevano approfittare e lavarsi a loro volta (ovviamente era vietato loro scaldare altra acqua o sprecarne altra). Per mascherare i cattivi odori emanati dal corpo, le donne si profumavano con olio e talco (quest’ultimo ricavato dall’ambra grigia ottenuta dallo sperma di balena).    
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